Che il mondo dell'arte sia stato molte volte rivisitato dalla pubblicità, dalla moda, dalla letteratura e dal design è ormai noto.
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Prima scatola dei Baci Perugina, anni Venti. |
Particolarmente felice è stata l'idea che negli anni Venti venne al Direttore Artistico della
Perugina Federico Seneca che scelse, come immagine per la scatola dei
cioccolatini Baci, il dipinto di Francesco Hayez, Il bacio, spogliandolo dei suoi contenuti simbolici e politici per adattarlo al contesto commerciale del prodotto.
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Il bacio, Francesco Hayez |
Hayez dipinse Il bacio nel 1859, in pieno Risorgimento italiano. Realizzato secondo i principi e gli ideali del Romanticismo, l'opera ritrae due giovani che abbracciati si scambiano un sensuale bacio d'amore.
Totalmente presi dalla passione amorosa, che a sua volta coinvolge lo sguardo di chi li osserva, i due non si rendono conto dell'ombra che li scruta e che crea un alone di mistero e di inquietudine sull'intera scena.
I significati politici si ravvedono nella scelta del colore degli abiti dei due giovani: bianco, rosso, verde e azzurro, ossia quelli della bandiera di Italia e di Francia. Il richiamo è quindi agli accordi di Plombières che Napoleone III e Cavour strinsero nel 1858.
L'opera si trova nella Pianacoteca di Brera a Milano.
Curiosità:
Il bacio di Hayez è stato ripreso anche da Antonio Scurati in "Una storia romantica". Nel romanzo i due protagonisti, eroi del Risorgimento ed in particolare delle Cinque giornate di Milano, si scambiano un bacio che viene visto per caso dall'artista Francesco Hayez che lo riprodurrà poi in chiave simbolica. Purtroppo, a parere della sottoscritta, il romanzo non è un esempio felice di connubio tra arte, letteratura e storia.
Scelta dell'opera: Nel giorno di San Valentino la scelta non poteva non ricadere su un gesto che per antonomasia è il simbolo stesso dell'Amore:
il bacio.