LA RUBRICA "A SPASSO NELLA LETTERATURA" E' ATTIVA SUL SITO www.fareletteratura.it/ www.fareletteratura.it/category/rubriche/a-spasso-nella-letteratura/

Info: aspassonellaletteratura@gmail.com

Il blog A spasso nell'arte nasce in seguito all'esperienza di A spasso nella letteratura, entrambi figli della passione e dell'interesse verso il mondo della creatività, della fantasia e del genio espressi in ogni forma espressiva.
A spasso nella letteratura è diventato rubrica all'interno del sito fareletteratura.it, grazie al suo fondatore e direttore Giustino Mucci.

giovedì 8 marzo 2012

Per festeggiare l'8 Marzo con Arte

Nudo di donna, Modigliani
Giovane donna con i guanti, Tamara De Lempicka
 
Bagnante, Botero
   

La Gioconda, Leonardo
Donna allo specchio, Tiziano
Ragazza con l'orecchino di perla, Jan Vermeer

Giovane donna con margherite, Renoir








martedì 14 febbraio 2012

Il Bacio di Hayez e il Bacio Perugina: Arte&Pubblicità

Che il mondo dell'arte sia stato molte volte rivisitato dalla pubblicità, dalla moda, dalla letteratura e dal design è ormai noto.
Prima scatola dei Baci Perugina, anni Venti.

Particolarmente felice è stata l'idea che negli anni Venti venne al Direttore Artistico della Perugina Federico Seneca che scelse, come immagine per la scatola dei cioccolatini Baci, il dipinto di Francesco Hayez, Il bacio, spogliandolo dei suoi contenuti simbolici e politici per adattarlo al contesto commerciale del prodotto.
Il bacio, Francesco Hayez
Hayez dipinse Il bacio nel 1859, in pieno Risorgimento italiano. Realizzato secondo i principi e gli ideali del Romanticismo, l'opera ritrae due giovani che abbracciati si scambiano un sensuale bacio d'amore.
Totalmente presi dalla passione amorosa, che a sua volta coinvolge lo sguardo di chi li osserva, i due non si rendono conto dell'ombra che li scruta e che crea un alone di mistero e di inquietudine sull'intera scena.
I significati politici si ravvedono nella scelta del colore degli abiti dei due giovani: bianco, rosso, verde e azzurro, ossia quelli della bandiera di Italia e di Francia. Il richiamo è quindi agli accordi di Plombières che Napoleone III e Cavour strinsero nel 1858.
L'opera si trova nella Pianacoteca di Brera a Milano.

Curiosità: Il bacio di Hayez è stato ripreso anche da Antonio Scurati in "Una storia romantica". Nel romanzo i due protagonisti, eroi del Risorgimento ed in particolare delle Cinque giornate di Milano, si scambiano un bacio che viene visto per caso dall'artista Francesco Hayez che lo riprodurrà poi in chiave simbolica. Purtroppo, a parere della sottoscritta, il romanzo non è un esempio felice di connubio tra arte, letteratura e storia.

Scelta dell'opera: Nel giorno di San Valentino la scelta non poteva non ricadere su un gesto che per antonomasia è il simbolo stesso dell'Amore: il bacio.

sabato 11 febbraio 2012

La Madonna del solletico, Masaccio

Su uno sfondo dorato brillano e risaltano le figure di una mamma e del suo bambino colte in un attimo di intimità, in uno di quei momenti che rendono speciale il rapporto tra la madre e la sua creatura.
Realizzato circa nel 1426 da Masaccio, il dipinto ha avuto un destino tormentato quanto avventuroso.
Rubato durante la seconda guerra mondiale ed esportato fuori d'Italia, fu solo grazie a Rodolfo Siviero, lo "007 dell'arte", se nel 1947 viene recuperato assieme ad altre opere e fatto rientrare.
Ma il destino si accanisce di nuovo contro la piccola Tavola e nel 1971 essa subisce un furto. Ed è ancora il Siviero a rintracciarla e a recuperarla nel 1973.
Gesù, vestito alla maniera del Quattrocento, è sorridente e giocoso. Al suo collo pende la collanina con il ciondolo di corallo, proprio come ancora oggi è uso che portino i bambini come portafortuna e scacciamalocchio.
La Madonna, avvolta da un pesante mantello blu dal bordo dorato, tiene in braccio il piccolo e lo guarda con una velata tristezza, come di chi sa del sacrificio che inesorabilmente non tarderà ad arrivare.
Dal 1988 la Madonna del solletico è esposta agli Uffizi di Firenze.

Curiosità: La Madonna del solletico è chiamata anche Madonna Casini perchè commissionata dal cardinale Antonio Casini, il cui stemma è impresso nel retro della tavola.

Scelta dell'opera: Vidi per la prima volta la Madonna del solletico alla mostra di Gentile da Fabriano, a Fabriano. Circondata da opere di notevoli dimensioni e da un'esposizione di fine oreficeria, protetta da una teca ci cristallo, stava la piccola Tavola. Piccola ma splendidamente illuminata dallo sfondo dorato e dalla dolcezza del gesto della Madonna che soavemente rende gioiso il viso del Bambino.